Dal 15 aprile al 15 maggio presso il Teatro dell’Acquario a Cosenza
Fabrizio Liuzzi nasce a Cosenza nel 1981 dove tuttora vive e lavora.
Studia Storia dell’Arte all’Università degli Studi della Calabria e si laurea nel 2007.
Dal 2014 si occupa principalmente di denuncia sociale con il progetto “Ai Margini” sul campo Rom di Cosenza, con il quale viene selezionato per la Biennale D’arte Fotografica Riviera dei Cedri.
Nel 2016 inizia una collaborazione con la campagna nazionale LasciateCIEntrare lavorando ad una nuova idea: in “Migrant Hotel” descrive le difficoltà nella fase di prima accoglienza ed i problemi di integrazione riguardanti i migranti sul territorio Calabrese.
Alcune sue opere sono state pubblicate sui portali web di Nikon Italia, del National Geographic Italia e di Photo Vogue Italia.
Collabora con la stampa locale e quotidiani on line.
“Someone on the street”, è questo il titolo della mostra fotografica di Fabrizio Liuzzi:
“Da qualche parte, per strada, si inciampa nelle storie: possibili, narrate, vissute.
Ogni essere umano ne porta una con sé e Fabrizio Liuzzi – in una scelta di scrittura per immagini coraggiosa perché ancora aperta in termini temporali – è l’occhio che la cattura per donarla a chi sia disposto ad accogliere il carico di vita dei suoi soggetti.
L’umanità che Liuzzi racconta a volte è definita, altre sfocata, fino a trasformarsi in ombra e a sciogliersi in un nero immanente.
È un gioco specchiato in un riflesso doppio, vita urbana e mondo antico: un contrasto di possibili luoghi dello spirito.
L’upsidedown è così presente in ogni scatto, spostandosi dal buio alla luce rivelatrice.
Nel mezzo, persone e corpi, diversi eppure simili, si muovono in una coerenza narrativa che spinge a chiedersi quale sia la storia che portano con sé.
In un preciso istante di vita, queste identità sfuggono senza nascondersi e sono riconoscibili in profili e corpi sì cristallizzati in uno scatto, ma sempre in movimento libero.
Un moto non solo fisico, ma per lo più intimo, che oscilla tra la profonda verità di ciò che siamo, racchiusa in un inconsapevole attimo sincero, e la definizione costante, ma effimera che ci arriva dell’esterno.
E così la storia che l’autore sta raccontando è narrazione continua, sempre eticamente corrispondente alla realtà, incastonata negli occhi di chi osserva, ma già cambiata dopo lo scatto.
Nel rumore cromatico della strada, lo sguardo di Liuzzi mantiene un preciso approccio narrativo: la consapevolezza che la sparizione del colore lascerà la voce al bianco e nero urbano e stretto, a tratti soffocante, ma anche pronto a aprire mondi e a restituire un’immagine evocativa, mai costruita e per questo sincera.
“Someone on the street” è qualcosa che capita, inaspettato, ma atteso: quell’attimo fuggente della quotidianità che è allo stesso tempo storia personale e universale.
Un racconto sincero dell’umanità.”
Alessia Siciliano