Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore:
“Gentile Cosenza 2.0, vorrei raccontare la storia che è successa venerdì pomeriggio presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza.
Martedì 1 Marzo mia nonna 90enne è stata trasportata con l’ambulanza presso l’Annunziata a seguito di una caduta casalinga.
Purtroppo ha riportato un trauma cranico e la rottura del gomito, e nei prossimi giorni dovrebbe essere operata.
Senza considerare il fatto che ogni volta per mettersi in contatto con il reparto di ortopedia, è come scalare l’Everest, continue telefonate per ricevere risposte sintetiche, da persone che nemmeno si qualificano.
Oggi abbiamo raggiunto il massimo, ci dicono che venerdì, nel primo pomeriggio, si possono portare i vestiti puliti e riprendersi i vestiti sporchi.
Ci siamo recati presso il punto indicato (fuori dal reparto) e abbiamo aspettato per 5 ore l’arrivo di una fantomatica OSS mai arrivata.
Sono trascorse cinque ore, in attesa che una persona arrivasse a prendere e consegnare dei vestiti utili al malato.
Se non si riesce a mantenere questi servizi minimi, come possiamo sperare che i nostri parenti vengano curati in questa struttura che cade a pezzi? E non solo strutturalmente!
Ve ne sarei grato se pubblicaste la mia lettera, perché certe cose “devono” essere raccontate.”
Lettera firmata