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Lettere 2.0: “Scuola dei nostri bambini su un terreno franoso. Non si gioca con la loro vita”

Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore:

 

 

 

“Buongiorno, vorrei sottoporre un quesito a tutte le persone che vi seguono e spero che questo messaggio arrivi alle istituzioni di dovere.

Due sere fa, nella piazza di San Vincenzo la Costa, si è tenuta un’assemblea pubblica con il sindaco, alcuni esponenti di maggioranza e minoranza e alcuni esponenti della direzione didattica.

Il tema era trovare una sistemazione ai bambini che frequentano le scuole di tutte l’età del comune, in quanto, non vi sono strutture sismologicamente adeguate.

Vi sono state fatte varie ipotesi e infine si è arrivato ad una conclusione: mandare i bambini in una scuola con il suo stabile su un terreno a rischio franoso, avallato da un esperto del settore il quale diceva che il rischio frana è più “sicuro” del rischio terremoti.

La scuola, sul terreno franoso, era stata chiusa dalla vecchia amministrazione dopo che un altro esperto del settore l’aveva resa inagibile ma, nonostante questa chiusura per inagibilità, il comune e la nuova amministrazione, hanno fatto lavori di ammodernamento per una futura riapertura.

L’esponente geologo presente all’assemblea ha detto che prima che frani la scuola ci sono degli avvertimenti, quali pali della luce inclinati, smottamenti del terreno, ecc ecc…

Ma se è realmente franoso come è scritto agli atti, perché renderla agibile?

Se non ci sono strutture adeguate perché non chiudere tutto e fare la didattica a distanza?

Da genitore dico che non si gioca sulla vita di bambini!”

 

 

Lettera firmata