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Problema Acqua – “Dove ci dobbiamo trasferire per vivere dignitosamente???”

Riceviamo l’ennesimo sfogo di una nostra lettrice:

 

 

L’acqua è la matrice della vita, come affermò il primo filosofo naturalista, Talete, definendola “Arché della Physis” (principio dell’essere).

Oggi se mi soffermo a pensare al nostro paese, e soprattutto alla nostra città (Rende), mi viene in mente uno scenario che mi fa letteralmente rabbrividire…

Sono circa due settimane, o forse più, che ad interi quartieri di Rende viene negato un DIRITTO UMANO, UNIVERSALE e FONDAMENTALE, quale è l’acqua. Forse è già stato detto? Forse è già stato trattato questo argomento? Ebbene sì, è un argomento già ampiamente trattato, ma che a distanza di giorni si assiste sui media, ad un balzello di responsabilità, tra Acque potabili, Sorical e Comune.

Più volte ho chiamato, sia i vari numeri fissi, sia i numeri verdi, che non sto qui a citare (li conosciamo tutti) e nessuno sa niente, nessuno sa dare delle risposte, nonostante le varie segnalazioni che tutti hanno dato più volte. Addirittura un’operatrice mi ha detto che stamattina aveva chiamato il tecnico, senza ricevere alcuna risposta da parte sua e che non aveva nuove notizie da dare. Quindi, noi cittadini cosa dovremmo fare? A quale Santo dovremmo appellarci?

È una situazione insostenibile, insopportabile, che crea continuamente disagi ad intere famiglie!!! Avere l’acqua per soli due ore al giorno (se sei fortunato) o non averla addirittura per giorni interi. Dovremmo trasferirci? Lasciare le nostre case, le nostre abitudini, i nostri sacrifici e andare chissà dove, per vivere dignitosamente?

Io vorrei porre queste domande a chi di dovere, per avere una risposta DEGNA e VALIDA, e non le solite scuse, e non leggere, come già mi è capitato, che la colpa è della NATURA, perché se c’è da assegnare una colpa, credo sia proprio dell’uomo. È proprio l’uomo, e non come genere umano, ma come persona singola, che dovrebbe provvedere a risolvere il grave problema, impegnandosi al massimo, senza lasciare i cittadini nel buio totale.

Si tratta di impegni seri che richiedono non soltanto la consapevolezza e la partecipazione del singolo cittadino, ma, soprattutto, la volontà politica di cambiare l’attuale stato di cose.

 

(Lettera firmata)