La piattaforma informatica per la gestione dei soggetti Covid-19, messa a punto dalla Protezione civile calabrese, avrebbe potuto assumere un ruolo ancora più centrale se fosse stata presa in seria considerazione dall’inizio
“Su circa 2.000 tamponi effettuati quotidianamente in Calabria, ne vengono caricati circa la metà sulla piattaforma.
Il resto, invece, si perde tra i mille rivoli di un’organizzazione elefantiaca, tra conteggi a penna, fogli excel dalla destinazione incerta e un buco nero nel quale confluisce di tutto.”
Fonte e articolo completo: Gazzetta del Sud