Riceviamo questa lettera di ringraziamento da una nostra lettrice
“Vorrei fare un ringraziamento pubblico spezzando una lancia a favore della sanità calabrese.
Per fortuna non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.
Scrivo per raccontare la mia “storia” che, purtroppo, a distanza di qualche anno si è ripetuta.
Sabato 7 Novembre sono stata ricoverata per subire un intervento delicato al seno.
L’operazione è stata tanto pesante, è durata circa 4 ore.
Mi hanno dovuto svuotare una mammella per poi inserire una protesi.
Ero un po’ scettica, avevo paura ma negli occhi della dottoressa Morace, il dottore Andrea Valente e la dottoressa Sommario del reparto di senologia dell’ospedale civile di Cosenza, ho trovato fiducia e conforto.
Non avrei mai immaginato di sentirmi “a casa” pur vivendo un incubo.
Nel reparto c’era una famiglia e non riuscirei mai e poi mai a trovare le parole giuste per ringraziarli, per ringraziare anche il signor Domenico, un operatore socio sanitario e tutti coloro presenti quel giorno e nei giorni avvenire.
L’intervento è riuscito nel migliore dei modi!
Voglio però anche raccontare ciò che mi ha lasciato l’amaro in bocca.
Ho assistito a una diatriba in sala operatoria prima dell’intervento e penso che i panni sporchi debbano essere lavati in famiglia, come si suol dire.
In quella circostanza, dove ne andava della mia persona, mi sono permessa di esprimere un mio pensiero, pensiero che mi è costato una morale da parte di chi dovrebbe portare il buon esempio visto il ruolo che ricopre.
Ad ogni modo grazie a chi c’è stato, a chi ci ha portato un sorriso, a chi non ci ha mai fatto sentire diverse o malate.
Grazie a ogni singola persona dell’equipe della chirurgia senologica.”
Una paziente operata di tumore
