Riceviamo lo sfogo di una nostra lettrice
“Buongiorno,
sono una ragazza di 34 anni, madre di due bambini di 5 e 3 anni, e lavoro come dipendente insieme a mio marito in un bar scolastico nel liceo del mio paese.
Ieri abbiamo appreso che la Provincia di Cosenza ha emanato un’ordinanza che dispone la chiusura di tutti i punti ristoro nelle scuole fino al mese di gennaio 2021.
Decisione presa per evitare assembramenti e quindi la ”possibile” diffusione del Covid-19.
Oltre che essere assurda come decisione, io credo che sia anche disumana, perché non si è pensato minimamente a tutte le persone che vivono grazie a queste attività.
Come me, tante altre famiglie, sono rimaste letteralmente in mezzo ad una strada.
Viviamo da marzo 2020 con i pochi sostentamenti che lo Stato ci concede e credetemi che non bastano nemmeno per le bollette.
Lavoriamo nella massima sicurezza ed igiene, siamo soggetti a controlli delle ASL periodicamente, ma perché nei nostri locali no e nei bar fuori dalle scuole si?
Si creano assembramenti ovunque ed ora il problema sono i bar scolastici?
Cosa daremo da mangiare ai nostri figli fino a gennaio?
Scusate lo sfogo, ma credo che questa pandemia, anziché migliorarci, stia rendendo le persone prive di umanità.”
Lettera firmata