Riceviamo lo sfogo di un nostro lettore
“Buongiorno. Il 5 luglio scorso richiedevo la pubblicazione integrale di una mia lettera che è stata regolarmente da voi pubblicata.
La stessa denunciava una carenza idrica su Mendicino, più precisamente su alcune zone del paese inclusa la zona in cui io risiedo alla Via Martirano.
Dopo la pubblicazione della stessa, per motivo o per coincidenza strana, l’erogazione dell’acqua è stata quasi regolare per una settimana, con piccole riduzioni giornaliere accettabili. In quella settimana abbiamo fatto festa con docce, riempimento di bottiglie, balli in bagno e cotillon, con i miei tre bimbi che finalmente ritrovavano il “lusso” di potersi lavare i dentini con “acqua corrente”.
Subito dopo però il problema idrico ha ripreso il sopravvento e ha iniziato a colpire le malcapitate famiglie mendicinesi delle zone “di categoria inferiore”. E sì, perché qualcuno con cui io ho parlato mi ha risposto che, mentre le altre zone sono regolarmente servite(vedi I Pasquali e San Paolo o Santa Maria) piccole zone con circa 600/700 cittadini “paganti” (perché pagano i tributi come tutti gli altri) devono soffrire e sopportare ogni tipo di umiliazione perché nulla può essere fatto per risolvere il problema.
Allora io mi domando: ma ci sono persone che hanno il diritto di lavarsi e tirare lo sciacquone ed altre no? Ci sono persone che possono riempire le piscine e innaffiare le aiuole dei loro giardinetti ed altre no? Ma è vietato farlo o forse no? Ma in quale mondo “politici”credono che noi viviamo?
Siamo all’8 di settembre e l’acqua è ancora un miraggio, dopo due mesi trascorsi dalla mia prima segnalazione.
Non voglio, perché non mi si addice, nominare nessuno, non voglio insegnare niente a nessuno (io so fare bene il mio lavoro e lo svolgo da 25 anni senza critica alcuna), ma credo che una situazione del genere non sia di questi tempi, e soprattutto senza soluzioni. Siamo ancora in piena emergenza Covid e l’igiene è una necessità di tutti. Noi siamo cittadini come tutti gli altri (anche come quei “simpaticoni” che, con spirito simpatico ed intelligente, commentavano la mia precedente lettera invitandomi a cambiare zona di residenza o a non lamentarmi più di tanto…).
Dico solo che la mia pazienza è terminata e che ora, credo, sia arrivato il momento di invitare chi di dovere a risolvere tempestivamente questo scempio perché siamo dei cittadini stanchi di essere presi in giro, stanchi di tenervi là dove vi abbiamo mandato(sbagliando valutazioni, ahinoi, su di voi).
Se proprio non riuscite a capire il nostro problema, venite a vivere vicino a noi, nelle nostre zone, e lasciate le vostre zone “privilegiate” dove, per volere di non sappiamo chi, l’acqua non è mai mancata!!! Svegliatevi, perché il vostro sogno sta per finire! Dateci l’acqua che ci spetta di diritto.
Un “mendicinese sporco per vostra causa” ma “pulito dentro” per causa propria.”
Massimo Paura