Riceviamo segnalazione dello sfogo di una nostra lettrice…
“A maggio l’emozione di poter essere di nuovo qui ci aveva velato gli occhi e fatto pensare che l’atmosfera da Far West fosse dovuta all’emergenza Covid, poi è arrivato giugno.
Che pensare? “Sicuramente a breve la situazione si assesterà, è stato un inverno difficile”, poi è arrivato luglio. A questo punto, oramai disincantati, abbiamo iniziato a chiamare questo scempio (arrivato al limite dopo anni di abbandono) con il suo nome sperando che con la tanto attesa riapertura dello stabilimento termale, ad agosto, si sarebbe compiuto il miracolo.
Poi è arrivato agosto e… Benvenuti alle Terme Luigiane… ma solo se alloggi e ti muovi nel raggio d’azione (2 o 3 metri) del Grand Hotel, della Piscina Termale e (ma si, dopotutto il 25 agosto c’era qualcuno che spazzava gli aghi di pino e innaffiava coraggiosissimi e autonomi alberelli) degli uffici dell’accettazione.
Se, invece, vivi qui, qui villeggi autonomamente o addirittura paghi le tasse, il comitato d’accoglienza è ben diverso. Per te, fortunato “bagnante” (così ci definite) il resto è sporcizia, silenzio, vergogna, assoluta noncuranza del prossimo, tristezza…e le responsabilità sono sempre di “quell’altro”.
A chi ama questo luogo (e tanto) restano profonda amarezza e consapevolezza che avevate fra le mani un paradiso e l”avete ridotto così.
Ps…per fortuna che c’è il “gioco aperitivo” …?“
Ecco il video che ha pubblicato, insieme alla riflessione, su Facebook: