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“Aiutatemi a curare il mio piccolo Samuele, il bambino baciato nel 2016 da Papa Francesco”

Riceviamo il commovente appello del papà di Samuele, Cesare, al quale vogliamo ovviamente dare seguito. Nel 2016 pubblicammo anche noi la foto del bacio di Papa Francesco al piccolo Samuele…

 

 

Buonasera,
sono Cesare Natola, il papà di Samuele, il bimbo malato che nel settembre del 2016 fu baciato da Papa Francesco, da allora sono cambiate tante cose. Mio figlio è affetto da due rare malattie e per poterlo curare siamo costretti ad andare ogni mese al Bambin Gesu.

A luglio del 2017 purtroppo ho anche perso il lavoro e da allora è ancora più difficile supportare la mia famiglia. Fino ad oggi sono andato avanti con la disoccupazione ma a breve terminerà ed io non so come potremo andare avanti senza un sostegno.

Ogni mese dobbiamo salire a Roma (siamo di Celico, in provincia di Cosenza) per fare le immunoglobuline a Samuele e la strada è lunga, in quanto ancora i medici non riescono a trovare le giuste cause delle malattie di mio figlio e ad oggi non c’è una diagnosi definitiva. Sono 3 anni che combatto e non ho mai chiesto aiuto a nessuno ma ora sono costretto a farlo…

L’affitto di casa, le cure per Samuele, trascorro le mie giornate tra le terapie per il movimento, la logopedia, stare attento a non fargli prendere qualche virus perché lui è immuno soppresso, non cammina, non parla ma si fa capire con i suoi modi.

Non so che scrivere in questa mia lettera di aiuto perché è la prima volta che lo faccio…

Mio figlio ha incontrato due volte Papa Francesco (la prima il 3 settembre del 2016 e la seconda il 15 dicembre dello stesso anno). Voglio credere che è stato un piccolo miracolo di Papa Francesco perchè hanno trovato le sue prime malattie, hanno iniziato con 31 plasmaferesi e due buste di retuxma per uccidere gli anticorpi cattivi ma hanno ucciso anche i buoni e purtroppo le sue malattie sono una porporatrompoticatrompocitopenica dovuta a un deficit di adams13 che portano a numerose crisi epilettiche ipotomia muscolare microcefalia tiroidite difetto della deglutizione e ipogammaglobulinemia.

Ho anche un altro figlio di 13 anni molto legato al fratellino, devo gestire anche lui che soffre terribilmente nel vederlo stare male tanto da dire:” Perchè è successo a lui? E’così piccolo non poteva venire a me papà?”

È da 20 di giorni che sto pensando a scrivere un appello, da quando ho dovuto rinviare una partenza per problemi economici, io cosi non posso continuare…vi chiedo aiuto, il 27 lo ricovereranno per cinque giorni, poi ci diranno quando andare il mese successivo in quanto non deve passare più di un mese dalla prossima terapia.

Sono allo stremo, l’unica cosa che mi fa andare avanti sono i sorrisi di Samuele…

Per chi volesse dare una mano a questa famiglia di Celico, di seguito le coordinate bancarie per far si che questa famiglia riesca a vedere un pò di luce (dati forniti direttamente dal papà Cesare Natola):

 

 

O anche tramita ricarica Postepay:

 

 

Qui le immagini di Samuele da Papa Francesco: