Lettere 2.0: “Prigionieri dello ‘stadio’ con bambini, donne ed anziani”
Riceviamo dai nostri lettori con preghiera di pubblicazione:
“Ieri sera mi reco allo stadio per assistere a Cosenza-Salernitana insieme ad altre 8 persone.
Arrivo con la macchina nei pressi dell’area delle cupole e parcheggio li andando fino allo stadio a piedi. Guardiamo la partita, scherziamo, ridiamo… insomma, una serata tranquilla tra amici! A fine partita la sorpresa!!
Usciamo dallo stadio e ci incamminiamo di nuovo verso la macchina, ma li troviamo la polizia che ci blocca. Ci viene detto che avremmo dovuto aspettare li per 10-15 min perché prima sarebbero dovuti uscire i tifosi della Salernitana. Quei 10 minuti diventano 1ora e venti minuti …a zero gradi !!! In mezzo a noi c’erano bambini, donne e persone (in mia compagnia) malate di cuore!
Lo scempio più assurdo e disgustoso! Non mi era mai successo niente di simile; non sono uno che ha girato migliaia di stadi, ma ho visto 4-5 partite comprese una di Champions lo scorso settembre ed il pubblico ospite è stato fatto uscire dallo stadio sempre per ultimo!
Mi chiedo: come si può trattare delle persone in questo modo? Come si fa a chiudere una via importante e grande come quella delle cupole e defluire tutto il traffico su via degli stadi? Perché solo da noi a Cosenza ci sono questi tipi di problemi per una partita di sole 15 Mila persone?
Sono molto dispiaciuto, ma non andrò mai più a vedere il Cosenza e spero che questo post arrivi agli organi che organizzano e regolano la sicurezza in questi eventi. Buona giornata!”
(Lettera firmata)