Riceviamo lo sfogo, in diretta dall’Annunziata, dalla nostra giovane lettrice Sharon:
“Sono all’ospedale di Cosenza, ho 21 anni, mi hanno messo in una stanza affianco la sala d’attesa con altre 9 persone…
La situazione é critica: siamo in 12 in una stanza in questo momento. Nemmeno fosse un campo di concentramento.
Stanno provando a mandare persone a Rogliamo per liberare posti… ma i pazienti si rifiutano di andare perché i loro familiari non hanno la possibilità di arrivare fin lì…
Medici sfiniti (giustamente) perché costretti a passare la notte con forse 70 pazienti o più… C’è solo un medico ora… gente nei corridoi doloranti su sedie, nemmeno una barella…
Sono qui da 3 giorni …ed ho visto il medico una sola volta !!!
Dove siamo arrivati? Ma quando ci svegliamo??? Ora non so di chi sia la colpa… ma mi domando: Invece di fare il ponte di Calatrava…non sarebbe meglio pensare ad un altro ospedale? I nostri soldi dove vanno?”
(Sharon Belmonte)
